Intervista a Emilia Cinzia Perri: The first star in "Verso un Nuovo Mondo" (Associazione Hyperion edizioni, 2017)



*intervista a cura di Roby Guerra 

D - La Matrice, ....racconto con cui hai vinto il concorso Verso un mondo nuovo (ex aequo con S. Bertogliatti), mi pare non solo fantascienza, vera e propria futurologia utopica. Un approfondimento?
R - "Noi siamo Matrice" nasce dal bisogno profondo di dare una risposta alla domanda che, prima o poi, tutti mi hanno rivolto, riguardo l'attività intellettuale di ricerca, documentazione, scrittura. Poco o per nulla retribuita, ovvio.
La domanda è: "A che serve?".
In fondo, non è una cattiva domanda. Scrivere è faticoso. Occorre tempo e sudore della fronte, anche a chi lo fa in modo automatico, a chi lo trova facile. Riscrivere, correggere, editare, migliorare, rileggere. Che lo si faccia per mestiere, per passione, per necessità o per tutte queste ragioni insieme e molte altre ancora, il risultato non cambia.
A che serve?
Da che ho memoria, sono stata accerchiata da questa domanda. Dopo aver perorato la mia causa, opposto una strenua difesa, arresa all' incomunicabilità e arroccata sulle mie posizioni… infine, ho trovato una risposta. Il racconto "Noi siamo Matrice" è la risposta, perché la stessa scrittura non può che essere l'unica, autentica risposta.
L'uomo traccia segni da che ha cominciato a pensare, si è educato a ritrovare se stesso in quei segni, a proiettarsi nel futuro e a rievocarsi nel passato, a immaginarsi nei mille mondi possibili e impossibili. 
Lo scenario distopico mi è scaturito dalla penna in modo naturale, dal momento che uno dei miei libri preferiti è "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury. Perciò ho immaginato un mondo in cui tutti o quasi sono vittima della "dipendenza" dalle storie, storie di cui hanno bisogno come una droga per non essere costretti a prendere atto della realtà. I Cantori, i signori delle storie, fanno parte dell'élite di questa società, essendone i pilastri. Uno di loro però si chiede che cosa accada, nel percorrere liberamente le correnti della creatività… cioè, cosa succede a un Cantore che non voglia rientrare nei limiti dettati dal sistema? Cosa capita a chi rivendica a sé la libertà di andare oltre?
Da qui, il racconto che apre l'antologia "Verso un nuovo mondo". 

Biografia minima
Nata a Cosenza, vive tra Roma e Bologna. Da sempre appassionata di fumetti, cinema e letteratura, nel 2005 sceneggia l'albo a fumetti "Korea 2145", vincendo il premio Carlo Boscarato, categoria miglior esordio. Collabora con lit-blog (Diario di pensieri persi) e siti di informazione su fumetti e cinema (Osamushi, Shoujo Manga Outline). Diversi suoi racconti sono raccolti in antologie (Delos Books, Alcheringa, Plesio). Insegna materie letterarie nei licei ed è sceneggiatrice per la casa editrice Kleiner Flug, per cui nel 2016 firma l'albo "Salomé", disegnato da Silvia Vanni. Nell'Aprile 2017 esce per Watson Edizioni il suo primo romanzo: "Un fantasma molto affamato", un fantasy per preadolescenti.

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